2012 - Integrazione intervento campanile Santa Maria della Misericordia  -  Correggio

Relazione integrativa all'intervento di consolidamento sul campanile

L’intervento di consolidamento mediante l’inserimento di un traliccio metallico interno al campanile, intende sopperire alla particolare debolezza di questa parte della costruzione, legata principalmente al vincolo della torre alla parte restante del fabbricato; manca la continuità a terra delle quattro pareti della torre, dato che una sola di queste non risulta interrotta da aperture o non è interessata da modifiche attuate nel tempo.
La struttura del campanile che si alza oltre la copertura della chiesa è frutto di una ricostruzione eseguita dopo il sisma che ha interessato il paese nel 1832; allora si intervenne nel rifacimento con murature di buona consistenza, superiore a quella delle murature preesistenti e sottostanti, che oltretutto erano interrotte in vari punti ed a vari livelli.

La descritta discontinuità geometrica e di materiale, ha certamente favorito l’amplificazione degli effetti dei sismi che da allora ad oggi hanno interessato la costruzione, portando al gravissimo danneggiamento attuale, diversamente non giustificabile in una piccola torre campanaria, compatta e realizzata con buona muratura; questa considerazione trova poi conferma nelle approfondite modellazioni numeriche che sono state eseguite.

Considerato che un intervento di sola riparazione e sostituzione parziale di murature, considerata la necessità di mantenere la geometria delle aperture, avrebbe probabilmente riproposto il problema riscontrato, si è riconosciuta la necessità di integrare il collegamento tra la parte alta e la parte bassa del campanile, inserendo una nuova struttura con caratteristiche di modesta rigidezza che potesse risultare efficiente nel graduare la connessione lungo l’altezza.

E’ stata inizialmente presa in considerazione la possibilità di alloggiare dei tiranti metallici negli angoli del campanile e nello spessore delle murature, che vantaggiosamente avrebbero potuto attuare la necessaria e flessibile ricucitura, ma le rilevate variazioni ed irregolarità negli spessori, nella verticalità e nella consistenza del materiale, avrebbe reso poco controllabile il percorso delle perforazioni e creato pregiudizio alla riuscita dell’intervento.

Il traliccio metallico in progetto verrebbe eseguito componendo profili ad elle, realizzando tiranti negli angoli interni della torre e piani orizzontali ancorati alla muratura; l’intervento proposto essendo frutto della composizione in opera mediante saldatura di piccoli elementi, asseconderebbe l’andamento delle murature permettendo le inclinazioni più opportune.
Gli impalcati lignei preesistenti verrebbero mantenuti nella riconoscibilità e nel posizionamento ed il descritto intervento integrativo verrebbe poi minimizzato alla vista con opportuna pitturazione.

 

La costruzione della chiesa e dei locali contigui risale a 700 anni addietro,
nel corso dei quali il fabbricato è stato interessato da molti interventi di modifica, aggiunte di elementi, riparazioni e variazioni agli accessi.

Negli ultimi anni si è attivato concretamente un Comitato per la messa in sicurezza della costruzione, particolarmente danneggiata dagli eventi sismici degli anni 1996 e 2000.